Pannelli ricomposti

Parliamo di pannelli legnosi venduti in grandi formati,  sino a 3x5 m ed oltre. Sono ottenuti incollando trucioli, lamelle, strati sottili in vari modi. I più pregiati sono senza dubbio i paniforti, molto stabili e dalle grandi possibilità tecniche ed estetiche, in pratica riprendono una tecnica costruttiva in uso da tempo..

Il peggiore, il truciolare grezzo.

Ecco una rapida descrizione:

  • Truciolare: pannelli ottenuti pressando minuscole scaglie di legno, in parte riciclate, in parte "nuove". Possono contenere impurità di ogni tipo, contengono basse quantità di colla per cui lasciati all'umidità si disgregano quasi immediatamente. Hanno scadenti proprietà meccaniche, tengono molto poco le viti e gli incollaggi sono possibili solo sulle facce principali. Impossibili gli incastri. Sono molto economici e vengono spesso rivestiti di altri materiali (laminati plastici il più diffuso è il bianco) e usati come pareti e ante di mobili economici. SONO USATISSIMI
  • MDF: il fratello figo del truciolare. Le particelle costituenti sono però molto più piccole e pressate molto di più, per questo motivo tengono discretamente i dettagli e sono spesso lavorati con macchine CNC ed utilizzati quando è richiesta una finitura smaltata in grossi e costosi mobili lisci. USATISSIMI
  • OSB: Il cugino da carpentiere. Sono ottenuti pressando grosse scaglie orientate, ben visibili sulla superficie che diventa così esteticamente interessante...le superfici sono verniciate trasparente per cui sono molto più resistenti all'umidità ed hanno migliori proprietà meccaniche rispetto al truciolare e MDF.  Usati in carpenteria, nella costruzione di case in legno, nei cantieri edili come materiale di consumo.
  • Compensato: il processo produttivo parte "srotolando" i tronchi tramite enormi macchinari come fossero tappeti, si ottiene un lungo foglio largo come il tronco di partenza e sottile tipo 1mm. Il foglio viene poi tagliato, si sovrappongono tanti strati alternando la direzione delle fibre in modo da minimizzare, COMPENSARE i movimenti del legno. Disponibile in pannelli di tanti spessori e formati. E' un materiale dalle eccellenti proprietà meccaniche, piuttosto stabile, evidentemente costoso e generalmente poco interessante esteticamente. Per renderlo più attraente lo si ricopre spesso con sottili strati di materiale più bello.
  • Lamellare monostrato: pannelli ottenuti incollando in un unico strato listelli più o meno grandi di legno massiccio. E' un materiale che ha caratteristiche meccaniche superiori al puro legno massello di partenza, ne conserva in parte la bellezza, è molto comodo da usare ma costoso.
  • Paniforte: costituito da due strati di un compensato sottile, magari di legno pregiato, con all' interno uno strato di lamellare di un legno povero, disposto con le fibre a 90 gradi rispetto ai fogli di compensato. E' un materiale robusto, bello, stabile e comodo, chiaramente estremamente costoso.

In generale temono tutti l'umidità e a lungo andare anche il lamellare migliore, lasciato alle intemperie, ci molla.

Hanno molti pregi:

- consentono il riutilizzo di materiale legnoso che altrimenti andrebbe buttato o bruciato;

- sono abbastanza stabili;

- velocizzano molto il lavoro;

- vengono venduti in tutte le fogge possibili, volendo già rivestiti di materiale plastico duro e lavabile.

Nel mio lavoro di questa roba uso quasi solo i lamellari e i compensati.