E’ difficile tracciare un identikit: la falegnameria a Modena, negli ultimi 30 anni, si è più volte ristretta e trasformata.
Partiamo da quella che potrebbe essere un’idea banale: “mi serve un comodino in legno…entro nel primo capannone che trovo con scritto falegnameria e chiedo se me lo fanno!”.. e molto probabilmente ti diranno che è meglio se lo cerchi già fatto o ti proporranno qualcosa che non c’entra nulla con l’idea che avevi in testa (o coi soldi che volevi spendere!). Perché?
Bisogna capire due cose:
1 –La produzione su grande scala abbatte enormemente i costi. Se siamo abituati a vedere le pubblicità di un comodino che costa 10, lo stesso comodino prodotto da un artigiano in 1 esemplare costa probabilmente 30;
2 – (maggio 2015) il costo medio del lavoro in Italia è, dato diffuso dalla RAI, 24 euro/ora.
Vuol dire che un giorno (di 8 ore) di lavoro costerebbe 192 euro. Io non li ho mai tirati sti soldi lavorando 8 ore, comunque…
Tornando all’esempio del comodino, per rimanere in un prezzo ragionevole bisogna essere parecchio bravi e rapidi. In questo tempo ci deve stare la comunicazione con il cliente, l’approvvigionamento del materiale, la costruzione, la verniciatura, magari la consegna a domicilio.. Poi bisogna aggiungere il costo dei materiali usati: legno, ferramenta, vernice, materiali di consumo. Un po di costi di ammortamento e manutenzione dei locali e delle attrezzature.
Risultato?
Molte piccole falegnamerie hanno progressivamente chiuso.
Per sopravvivere, le altre hanno fatto appello alla passione su diverse strade:
- Specializzazione e ingrandimento: ditte che fanno solo infissi, solo scale, solo mobili, solo montature di occhiali, solo sedie, e devono produrre tanto e vendere su vasta scala;
- Solo commercializzazione e montaggio (e va be non è più una falegnameria);
- Rapporti stabili (!) di fornitura di semilavorati verso ditte più grandi;
- Rapporti stabili (!) con studi di progettazione e design affermati per collocarsi su segmenti di mercato di alta fascia, dove però finisce che il grosso della torta se lo ciuccia lo studio e non il braccio. Per tale motivo in molti l’architetto se lo mettono in casa ma è difficile pagarlo bene;
- Soluzioni miste praticate da piccolissime ditte ben radicate da tempo, di riconosciuta abilità, con pochi o niente dipendenti e senza mutui o affitti da pagare, che tirano avanti per passione e senza pretesa di fare il bagno nel danaro come Zio Paperone.
Un primissimo risultato di tutto questo è la continua ricerca di metodi di lavorazione più rapidi: il legno massiccio cade all’ultimo posto in questo senso perché ha bisogno di più tempo per essere preparato (taglio e stagionatura), più tempo per essere lavorato, più tempo per essere finito (levigatura e verniciatura).
Ed ecco allora spiegato perché si dice comunemente che un oggetto in legno massello costa di più..non è il materiale a costare di più (anzi facendo un conto al m3 costa mediamente meno dei materiali ricomposti) ma ci vuole più tempo a lavorarlo!!
Quindi, a chi interessa la falegnameria su misura di legno massello? A tutti quelli che amano le cose calde e naturali, eleganti o rustiche, durevoli, sane. A chi vuole regalarsi una libreria su misura, una armadiatura per chiudere un vano nel muro, un letto unico....